Il grande inquisitore, di guerra e di amore

da lunedì 06 maggio a martedì 07 maggio 2024
al TEATRO GOLDEN

tratto daI fatelli Karamazov di Fedor Dostoevskij, I Persiani di Eschilo, Lisistrata di Aristofane, Antigone di Sofocle

adattamento Mario Casellato

interpreti Fabio Moneta, Giulia Rupi, Carlo Sanvitale, Rodolfo Di Martino, Paolo Tarantola, Francesco Anelli, Giorgia Ciceroni, Sabrina Grisoli, Paolo Iafrate, Federica Sanvitale, Silvia Valente, Daniele Fabrizi, Mario Casellato

voce Elisa Castells

chitarre Marco Proietti Cignitti, Simone Sansonetti

con il corpo di ballo della Golden Dance, scuola di danza del Teatro Golden

coreografia Ester Parisi

direzione artistica del corpo di ballo Maestro Giovanni Rosaci

regia Mario Casellato, Alfonso Veneroso

Siamo una compagnia teatrale composta principalmente da avvocati e operatori del diritto, e portiamo in scena l’opera insieme ad attori, cantanti, musicisti, e ballerini professionisti.
“IL GRANDE INQUISITORE, di guerra e di amore, Spettacolo di parole, musica e segni di pace” è una messa in scena che nasce dalla profonda emozione del ritorno impensato e impensabile alla guerra in Europa, alla morte e all’orrore nuovamente arrecato dall’uomo agli altri esseri umani; alle immagini tornate ai nostri occhi di cadaveri, fughe, migranti, macerie, sangue, dolore, terre abbandonate e distrutte.
E il bisogno profondo di dire che tutto ciò è terribile e offende la nostra anima e il dono della vita e dell’amore.
Il Grande Inquisitore, è il celebre capitolo centrale de “I Fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij: Gesù tornato sulla Terra viene immediatamente arrestato e interrogato lungamente dal Grande Inquisitore, che gli contesterà la troppa libertà lasciata agli uomini, creature che della libertà non sanno farne altro uso che distruggersi a vicenda con guerra e orrore e che dunque hanno bisogno che qualcuno decida per loro, liberandoli dal tormento del decidere.
Guerra e orrore che la storia dell’uomo ripercorre da sempre, come raccontato già da Eschilo ne I Persiani, Aristofane in Lisistrata, Sofocle in Antigone, che lo spettacolo riporterà in scena con flasback accompagnati da musica dal vivo e corpo di ballo, che intermezzano il terribile interrogatorio con il confronto di due pensieri, due ragioni, due modi di interpretare il senso della libertà dell’uomo, ambientato ad oggi, nei nostri tempi di guerra, fame e orrore.